Il grasso viscerale
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- 13 Aprile 2020
L’obesità
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce l’obesità come: “Una condizione caratterizzata da un eccessivo peso corporeo per accumulo di tessuto adiposo, tale da influire negativamente sullo stato di salute del singolo individuo”.
A seconda della localizzazione dell’accumulo di grasso si possono avere due tipi di obesità:
- Ginoide: quando l’accumulo è periferico, in particolare al cingolo pelvico e alla radice delle cosce (grasso sotto cutaneo)
- Androide: distribuzione prevalentemente centrale a livello addominale (omentale e mesenterico) e questo è detto prevalentemente grasso viscerale.
Il tessuto adiposo sottocutaneo ha presso che funzione di protezione termica e di riserva energetica. Interessa l’intera superficie corporea, mentre il tessuto adiposo viscerale ha funzione di sostegno e di contenimento degli organi interni.
Capirete bene che un accumulo eccessivo di grasso viscerale è più pericoloso rispetto un accumulo di grasso sottocutaneo, data la stretta vicinanza con organi vitali.
Infatti l’obesità viscerale è considerata uno dei più importanti fattori di rischio di morbidità e mortalità per malattie metaboliche.
Il grasso viscerale e le sue conseguenze
E’ concentrato nella cavità addominale ed è distribuito tra gli organi interni ed il tronco. Ha una consistenza simile ad un gel che gli conferisce la capacità di aderire ai principali organi vitali, quali fegato, pancreas e reni. Un eccesso di grasso viscerale comporta diverse complicazioni:
- Diabete di tipo 2
- Sindrome metabolica
- Dislipidemia
- Ipertensione Arteriosa
- Malattia coronarica
- Calo del testosterone e del desiderio sessuale
Un indice abbastanza attendibile per la valutazione dell’accumulo di grasso viscerale è l’aumento del girovita:
- Per le donne deve essere inferiore a 80 cm, un valore superiore ad 88 cm è spia di possibile sviluppo delle malattia sopra indicate.
- Per gli uomini inferiore a 94 cm. Superare il valore di 102 cm è decisamente pericoloso per la salute cardiologica e metabolica.
I fattori che concorrono ad un aumento di grasso viscerale
La prima causa a favore di un aumento del grasso viscerale è sicuramente un’alimentazione non sana, basata su un alto consumo di carboidrati raffinati (pasta, pane, biscotti, merendine, ecc. ecc.
Un altro fattore determinante sono gli ormoni sessuali. Infatti non a caso l’accumulo di grasso viscerale è maggiore negli uomini e nelle donne in menopausa dove avviene un cambiamento ormonale. Negli uomini è un abbassamento di testosterone ad incidere, mentre nelle donne in menopausa è una diminuzione degli estrogeni.
Infine esiste anche una predisposizione genetica, senza contare poi uno stile di vita sbagliato.
Come ridurre il grasso viscerale
La quantità di grasso viscerale può essere tenuta sotto controllo ed eliminata migliorando l’alimentazione e lo stile di vita.
Un buon approccio, per prevenire o ridurre l’obesità viscerale è condurre un regime alimentare “antiflogistico” dove per flogosi si intende una condizione di infiammazione. L’alimentazione antiflogistica si basa su tre punti chiave: diminuire l’acidità del corpo (ph), tossine/radicali liberi e istamine.
L’alimento ideale in un regime antiflogistico è un alimento fresco, crudo, sano, integro e vitale. I cibi da prediligere sono:
- Frutta e verdura fresca e di stagione
- Cereali a chicco integro o pasta di cereali integri
- Carni e uova fresche (non conservate, non liofilizzate, non in salamoia, non in scatola)
- Pesce fresco e preferibilmente di piccole dimensioni
Evitare invece scatolami, cibo precotto, farine e zuccheri raffinati, alimenti fuori stagione e soprattutto trattati dalle industrie alimentari (additivi, conservanti, coloranti, adensanti), ricchi di istamine e metalli pesanti.
Inoltre per la riduzione del grasso viscerale sarebbe bene dormire almeno 7-8h a sera ed accoppiare ad una corretta alimentazione anche una buona attività fisica.
Alimenti che possono contrastare l’accumulo di grasso viscerale
Ci sono diversi alimenti che possono aiutare a contrastare l’accumulo di grasso viscerale e sono:
- Zenzero: una pianta asiatica con ottime proprietà digestive, diuretiche, antibatteriche, antinfiammatorie e benefiche sull’apparato circolatorio.
- Curcuma: ha una forte azione antinfiammatoria ed il suo principale principio attivo è la curcumina che presenta azione farmacologica. Si è dimostrata essere efficacie in diverse patologie infiammatorie come. Infiammazioni articolari e gastriche, nelle epatopatie e nelle malattie neurodegenerative.
- Cannella: ha proprietà ipoglicemizzanti, antifungine e antiossidanti.
- Mirtillo nero: è una bacca ricca di antocianidine, sostanze ad azione antinfiammatoria ed antiossidante. Molto utile contro l’ipertensione.
- Olio di lino: ricco in leucotrieni e molecole ad azione antinfiammatoria. E’ particolarmente indicato in caso di ipertensione e per prevenire malattie cardiovascolari.
- Radicchio di Treviso: ha proprietà antiossidante ed è utile contro psoriasi, diabete di tipo 2, stitichezza e cattiva digestione.